Trieste: 2006
E’ la prima notte che
passiamo insieme da quando ci siamo ri-conosciuti.
L’aereo che atterrava a
Ronchi dei legionari ha fatto ritardo e siamo entrati a Trieste che era oramai
sera e quel bel mare che abbiamo visto dall’aereo mentre virava per atterrare,
ora lo possiamo solo immaginare.
Da quando siamo entrati in
camera, non ne siamo più usciti e abbiamo mangiato quello che c’era nel
frigobar.
Ora dorme accanto a me.
Io guardo la luna che,
ulteriore magia di questa notte, si trova proprio in quell’angolo di cielo che
le due tende socchiuse di questa stanza di albergo mi lasciano intravedere.
Sembra sia venuta a spiarci
e infatti dopo un po’ sparisce dalla mia vista, vergognandosi, forse, della
intrusione.
Se fossimo in un film di
qualche anno fa, quando ancora fumare non era cosa proibita, io avrei una
sigaretta in mano e il fumo uscirebbe lento dalla mia bocca, mentre assorto e
pensoso guardo quel pezzettino di cielo.
Ma non siamo in un film e io
non fumo.
Penso, invece. Anche troppo.
Mi è venuto in mente che questa notte è piena di contrasti che si sfiorano,
cose che dovrebbero escludersi ma invece si trovano bene insieme: la notte
degli ossimori.
Non è più giovanissima, la
sua bellezza non è più prepotente, il suo viso è arricchito da più di una ruga,
il seno non è più sodo e magnificamente eretto.
E’ una donna matura ma ama
come una ragazza. Un amore che non si piega alla ragione e alle convenzioni
della maturità ma è bandiera di affermazione e ribellione giovanile.
Un amore che rivoluziona la
vita non solo perché scardina abitudini e regole sociali, ma perché ti cambia
dall’interno e ridefinisce la tua posizione nel mondo.
Un amore che si impone come
essenziale e irrinunciabile.
Il suo amore magnifico e
violento è un amore da diciottenne.
“Dire ti amo a 50 anni” mi
ha scritto una volta “ è diverso, perché sai cosa vuol dire”.
Un giovane amore antico.
E’ stato molto particolare
fare l’amore con lei. Da una parte vi era l’eccitazione per la scoperta e la
novità, dall’altra la consapevolezza di conoscere perfettamente la tua nuova
amante.
Siamo stupiti di quanto
normale ci sia sembrato stare insieme.
“Stare con te è naturale
come respirare”, mi ha detto mentre sdraiati sul letto mangiavamo le arachidi
tostate del frigobar.
Stare con lei è stato
eccitante come un amore nuovo e tranquillo e sereno come una amore di lungo
corso.
E anche se ancora non sai
bene quel che le piace tu faccia o quel che ti piace lei faccia, sai bene che
ti ci vorrà poco, molto poco, per scoprirlo. E quando lo scoprirai ti sembrerà
di averlo sempre saputo.
Un emozionante amore
abituale.
Lei dorme a pancia in giù
lasciandomi ammirare lo spettacolo del suo culo che non sembra risentire degli
anni.
Una nuvola isolata e
bianchissima occupa la piccola parte di cielo che mi è concesso vedere. E
subito sparisce senza darmi il tempo di capire cosa la sua forma irregolare mi
ricordasse.
Non ho potuto catturare il
senso di quella nuvola e ancora non conosco il senso di questa notte.
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